Terme Zoia
All’interno del Parco Mazzini, nel terreno occupato dall’ippodromo e campo da calcio, sorge un imponente stabilimento termale costruito negli anni Sessanta su incarico comunale, con lo scopo di offrire nuove prospettive allo sviluppo di Salsomaggiore. Nel 1963 si conferisce l’incarico allo studio milanese di architettura di Franco Albini. Egli, insieme a Franca Helg progetta l’edificio avvalendosi del supporto di uno staff medico: in tal modo le scelte progettuali, guidate dai concreti bisogni di pazienti e dottori, accentuano gli aspetti razionali dell’edificio.
Il 20 luglio 1968, a poco più di un anno dalla posa della prima pietra, si inaugura il primo lotto del complesso. L’edificio viene intitolato al dottor Luigi Zoja, medico e autorevole accademico originario di Pavia, cittadino onorario di Salsomaggiore e profondo sostenitore, in campo medico, dell’efficacia delle cure termali. Lo Stabilimento Zoja viene completato nel 1970, con 216 moderne postazioni per le cure di fanghi, 72 per le inalazioni, 14 per gli aerosol e non solo, ottimamente organizzate in una volumetria di 80.000 mc. Esso presenta una pianta a forma di T, con tre bracci che si incontrano sul fulcro centrale di accesso e distribuzione. Al centro del complesso c’è un’imponente scala a doppia elica che orienta i visitatori verso il cuore dell’edificio e separa i due atrii di rappresentanza, trasparenti. L’impianto planimetrico tiene in considerazione le caratteristiche orografiche del sito vallivo, in particolare della conformazione ad anfiteatro del terreno, con l’obiettivo di dare continuità tra gli spazi pubblici delle Terme e i percorsi urbani nel parco, proprio attraverso il sistema di atrii di diversa altezza.
Il 20 luglio 1968, a poco più di un anno dalla posa della prima pietra, si inaugura il primo lotto del complesso. L’edificio viene intitolato al dottor Luigi Zoja, medico e autorevole accademico originario di Pavia, cittadino onorario di Salsomaggiore e profondo sostenitore, in campo medico, dell’efficacia delle cure termali. Lo Stabilimento Zoja viene completato nel 1970, con 216 moderne postazioni per le cure di fanghi, 72 per le inalazioni, 14 per gli aerosol e non solo, ottimamente organizzate in una volumetria di 80.000 mc. Esso presenta una pianta a forma di T, con tre bracci che si incontrano sul fulcro centrale di accesso e distribuzione. Al centro del complesso c’è un’imponente scala a doppia elica che orienta i visitatori verso il cuore dell’edificio e separa i due atrii di rappresentanza, trasparenti. L’impianto planimetrico tiene in considerazione le caratteristiche orografiche del sito vallivo, in particolare della conformazione ad anfiteatro del terreno, con l’obiettivo di dare continuità tra gli spazi pubblici delle Terme e i percorsi urbani nel parco, proprio attraverso il sistema di atrii di diversa altezza.
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IAT - Palazzina Warowland, Piazza Berzieri
Per informazioni Turistiche Tel. 0524 580211
Email salsoexperience@comune.salsomaggiore-terme.pr.it
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